“Potrei fare di tutto pur di ottenere quello che voglio”: è questo il dogma della diciannovenne Katie, la protagonista di Groupie, autobiografia romanzata scritta da Jenny Fabian insieme a Johnny Byrne nel 1969, e divenuta presto la bibbia di una generazione. Con la sua incrollabile devozione al sesso, alla droga e al rock’n’roll, Katie racconta le sue esperienze di “groupie” al seguito delle più grandi star della musica – da Syd Barrett dei Pink Floyd ad Andy Summers dei Police, passando per Animals, Soft Machine e Jimi Hendrix Experience. A distanza di decenni, oltre che intramontabile oggetto di culto, Groupie è un romanzo vivido e appassionante, scanzonato e irriverente, e soprattutto capace di restituire un fedele spaccato della Londra underground e rock’n’roll di fine anni Sessanta.
Quarant’anni dopo lo scandaloso Groupie, Jenny Fabian torna sulle sue memorie di “pupa della band”, “consolatrice di artisti” o “starfucker” che dir si voglia. Oggi, costumata sessantenne, la scrittrice inglese con un turbolento passato da autentica groupie concepisce un nuovo “romanzo a chiave” raffinato e maturo, certamente più meditato e profondo del suo scabroso predecessore. Come in Groupie, anche in One too many mornings (espressione idiomatica per “un altro giorno è passato”, ma soprattutto titolo di una celebre canzone di Bob Dylan) i personaggi reali si celano sotto nomi fittizi, in un gioco di ambiguità e chiaroscuri che intriga e coinvolge dalla prima all’ultima pagina. Se Ben è Syd Barrett, come ormai noto, chi sarà Theo? E Gisela? E Pentron? Ma non c’è altro modo per scoprire le vere identità di Maxwell McKewan, Shultz e Billy che arrivare in fondo alla storia, quando si sarà consumato un altro di quei baccanali di sesso, droga e rock’n’roll che solo negli anni a cavallo tra i Sessanta e i Settanta si potevano sperimentare. One too many mornings lambisce i bordi di quell’epoca estrema e irripetibile, quando l’amore libero si avviava al crepuscolo e non restavano che macerie, rimpianti e oblio. Un romanzo di accecante bellezza, pieno di euforia e di decadenza, tutto in una vita, tutto in una storia.
Living through the Sixties Craig and his friends are faced with the Cuban Missile Crisis, the assassination of President Kennedy, the escalation of the Vietnam War, the chaos of the nation after the resignation of President Johnson, the Watt's riots, the assassinations of Martin Luther King Jr. and Bobby Kennedy, Woodstock, and surviving Kent State. This is their story!
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