La frammentazione della produzione a livello globale richiede una misurazione del commercio in termini di valore aggiunto che tenga conto di come parti di valore contenuto nei beni e servizi sono aggiunte in ciascuna fase dei processi produttivi all’interno delle catene globali del valore. La qualità degli indicatori relativi al commercio in valore aggiunto dipende dalla qualità delle sottostanti tavole globali di Input-Output che a loro volta dipendono dalla qualità e disponibilità delle statistiche nazionali che ne sono alla base così come dalle tecniche di bilanciamento e stima usate nella procedura di armonizzazione. Nonostante le statistiche in valore aggiunto siano ampliamente utilizzate nella ricerca economica, non vi è coerenze tra le diverse banche dati né una procedura unica e condivisa nella costruzione dei dati su cui il commercio in valore aggiunto è stimato. Questo lavoro rappresenta un tentativo di sistematizzare le potenziali fonti di differenze tra le banche dati globali e di mostrare la risultante deviazione nelle stime degli indicatori di partecipazione alle catene globali del valore.
La relazione tra commercio e cambiamento climatico è molto complessa e le interazioni tra i due fenomeni si manifestano in molteplici modi. I meccanismi sono sia diretti che indiretti e le caratteristiche globali degli impatti sul clima e le relative responsabilità incrementano le difficoltà interne al dibattito politico. A tal fine, una profonda conoscenza dei collegamenti tra settori e regioni come così come tra diversi livelli decisionali, è un prerequisito per gli esercizi di valutazione delle politiche climatiche e/o commerciali.
La frammentazione della produzione a livello globale richiede una misurazione del commercio in termini di valore aggiunto che tenga conto di come parti di valore contenuto nei beni e servizi sono aggiunte in ciascuna fase dei processi produttivi all’interno delle catene globali del valore. La qualità degli indicatori relativi al commercio in valore aggiunto dipende dalla qualità delle sottostanti tavole globali di Input-Output che a loro volta dipendono dalla qualità e disponibilità delle statistiche nazionali che ne sono alla base così come dalle tecniche di bilanciamento e stima usate nella procedura di armonizzazione. Nonostante le statistiche in valore aggiunto siano ampliamente utilizzate nella ricerca economica, non vi è coerenze tra le diverse banche dati né una procedura unica e condivisa nella costruzione dei dati su cui il commercio in valore aggiunto è stimato. Questo lavoro rappresenta un tentativo di sistematizzare le potenziali fonti di differenze tra le banche dati globali e di mostrare la risultante deviazione nelle stime degli indicatori di partecipazione alle catene globali del valore.
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