Il titolo dell'opera, Vinessa, implica un viatico romantico, simbolico ed evocativo: il nome di un vento che trasporti questi componimenti in fuga, verso altri territori, altre culture, lettori, autori. All'interno di Vinessa (vento periodico del Lago di Garda che per la sua particolare conformazione dà vita a numerosi venti periodici o addirittura giornalieri, il Vinessa soffia umido e fresco da sud-est) si susseguono, in ordine alfabetico: Rita Clemente con Il piacere di un istante; Daniele Gobbetti con Eva; Antonella Iannilli con Parolabili poesie...; Valentina Pierluigi con Affacciati sull'anima; Carlo Presti con Per te, per me; Anna Rosati con Le distanze." (tratto dalla prefazione di Giuseppe Aletti)
«Non voglio che sia usato il termine poesia per descrivere il contenuto di queste pagine ma preferisco utilizzare la parola “voce”. La caratteristica fondamentale di questi versi è quella di voler essere un grido. Essi non vogliono confrontarsi nei salotti dove ormai si reputa poesia ogni gargarismo mentale ma hanno bisogno di uscire in strada ed incontrare l’orecchio della gente. Queste pagine non contengono nulla di intellettuale, colto o raffinato ma sono solo il parto di vicende umane e come per tutti hanno una faccia sporca ed una pulita. Il loro intento non è quello di avvicinare il favore dei palazzi ma di rivolgersi all’uomo qualunque che assordato da tanti rumori forse a volte può aver bisogno di ascoltare una semplice voce.» L’autore
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